martedì 27 marzo 2018

"FOLLIA" di Patrick McGrath














p.p.     296
ed:      Gli Adelphi
prezzo: 12,00




Stella attraversava i boschi in cima alla collina, ritrovandosi d'improvviso
in radure scoscese circondate da alberi secolari.
A volte le sembrava che la terra custodisse segreti 
antichissimi: e in qualche modo, stranamente, si sentiva a casa.


TRAMA:


Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E' una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malia talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste.



"Con la vergogna bisogna lottare ogni giorno.
Ma la cosa più difficile è assumersi le proprie responsabilità"



COMMENTO PERSONALE:


Un viaggio sofferto all'interno di un'anima tormentata, quella di Stella la protagonista che vede la sua vita spegnersi in un matrimonio con un uomo freddo, dove nemmeno il suo ruolo di mamma le basta per sentirsi viva.
Quando ad un ballo, in manicomio, Edgar Stark, l'artista accusato di aver ucciso e decapitato la propria moglie, le fa capire senza mezzi termini che la desidera si accenderà un fuoco tra i due che non lascerà scampo.
Questo amore deleterio, deviato e profondamente oscuro ci spalanca una finestra sui baratri dello spirito umano, quelli più tetri, dai quali non si torna indietro. E Stella arriva fino in fondo senza che nessuno la fermi.
La voce narrante è quella di Peter, collega di Max, (il marito psichiatra) e amico di Stella, che poi ne avrà cura, ci parla di lei come paziente, analizzando ogni situazione con freddezza, senza giudicare. 
Quello che più mi ha colpito è la narrazione, come se ogni parola usata da McGrath fosse una calamita per attrarre il lettore e non lasciarlo più andare. 
L'unica pecca sono, a mio parere, i personaggi direi quasi insopportabili, insomma non mi sono piaciuti molto.



Voto: 3,5 su 5



martedì 13 marzo 2018

"HEATHER, PIU' DI TUTTO" di Matthew Weiner














p.p       113
ed:       Einaudi
prezzo: 17,00


TRAMA:

Heather è bella, giovane e luminosa. Heather è la stella che attira ogni sguardo. La perfezione che scioglie il dolore. Heather è il sole attorno cui ruotano le vite dei suoi genitori, i Breakstone. Bobby invece vive in fondo a un universo privo di luce: un'esistenza randagia e violenta lontanissima da quella agiata di Heather e dei suoi. L'incontro di mondi così lontani costringerà ognuno di loro a porsi le domande fondamentali: cosa sei pronto a perdere per ottenere ciò che desideri? Cosa sei disposto a fare per proteggere ciò che ami? 
La vita della famiglia Breakstone ruota tutta attorno a Heather, la loro unica figlia: bella, dolce, piena di compassione per gli altri, sensibile e seducente. Agli occhi dei genitori, Heather possiede la compiuta perfezione di un orizzonte che tutto abbraccia, oggetto di un amore così assoluto che sembra in grado di redimere le loro esistenze di successo eppur mediocri: un matrimonio per caso e rassegnazione, un lavoro prestigioso ma non come quello degli amici, un appartamento grande ma non come quello dei vicini. Ma Heather no, Heather è unica, è solo loro. La vita di una famiglia come tante, che come tante è sospinta in avanti dall'abitudine e dalle norme sociali, attraverso le rarefatte e ansiose alte sfere. In basso invece, così in basso che sembra distante interi universi, c'è Bobby, un grumo di fallimenti e errori: quelli della madre drogata che l'ha messo al mondo nell'indifferenza; quelli della società che non sa offrirgli nessuna prospettiva che non passi per la violenza; quelli di Bobby stesso, che l'hanno condotto in carcere. Bobby e i Breakstone son due atomi lontanissimi e diversi, apparentemente destinati a non incontrarsi mai: eppure il loro incontro sarà tanto imprevedibile quanto spiazzante, destinato a ribaltare qualsiasi aspettativa del lettore.



COMMENTO PERSONALE:

Matthew Weiner classe 1965, ha vinto tre Golden Globe e nove Emmy (l'Oscar per la televione) con Mad Men, serie tv di cui è autore, sceneggiatore e regista. Weiner è stato candidato quindici volte come "Miglior autore di serie drammatica", comprese due nomination per "I Soprano" di cui è sceneggiatore e produttore esecutivo.  
Questo piccolo riassunto per farvi capire il personaggio...
Esordio letterario con un romanzo breve, ma come si suol dire intenso, racconto dai toni noir e dal buon ritmo, essendo molto breve e dalla trama già si dice molto non vi racconto nient'altro l'unica cosa...un finale davvero... spiazzante...



Voto: 4 su 5

giovedì 1 marzo 2018

"BENEDIZIONE" di Kent Haruf
















p.p.      280
ed:       NN Editore
prezzo: 17,00




"Benvenuti a Holt, Main Street con il semaforo lampeggiante all’angolo con Second Street, la zona commerciale lunga tre isolati, i vecchi edifici in mattoni con le alte facciate posticce, l’ufficio postale con la bandiera sbiadita, le case affacciate su Main Street, le vie laterali del lato ovest che si chiamano con nomi di alberi, quelle sul lato est con nomi di città degli Stati Uniti, la Highway 34 che incrocia e si allontana in entrambe le direzioni verso la campagna piatta, i campi di grano e di mais e i pascoli spontanei."

TRAMA: 


Nella cittadina di Holt, in Colorado, Dad Lewis affronta la su ultima estate: la moglie Mary e la figlia Lorraine gli sono amorevolmente accanto, mentre gli amici si alternano nel dare omaggio a una figura rispettata della comunità.
Ma nel passato di Dad si nascondono fantasmi: il figlio Frank, che è fuggito di casa per mai tornare, e il commesso del negozio di ferramenta, che aveva tradito la sua fiducia. Nella casa accanto, una ragazzina orfana viene a vivere dalla nonna, e in paese arriva il reverendo Lyle, che predica con passione la verità e la non violenza e porta con sè un segreto. Nella piccola e solida comunità abituata a espellere da sé tutto ciò che non è conforme, Dad non sarà l'unico a dover fare i conti con la vera natura del rimpianto, della vergogna, della dignità e dell'amore.
Kent Haruf affronta i temi delle relazioni umane e delle scelte morali estreme con delicatezza, senza mai alzare al voce, intrattenendo una conversazione intima con il lettore che ha il tocco della poesia.



COMMENTO PERSONALE:


Kent Haruf riesce a tenerti inchiodato alla lettura, con la sua semplicità.
"Benedizione" si svolge tra passato e presente, nell'ultimo mese di vita di Dad Lewis la sua famiglia si riunisce, manca solo il figlio minore, andato via di casa da ragazzo e mai più tornato, la figlia Lorraine stringe amicizia con le Johnson, amiche della madre Mary, tre generazioni diverse che insieme decidono di regalare alla piccola e solitaria Alice un'estate indimenticabile. Il problematico reverendo Lyle, che dopo un imbarazzante sermone viene messo in discussione dai fedeli. 
Leggiamo scene, che solo Haruf riesce a raccontarti con delicatezza: Dad un giorno si fa' portare dalla moglie Mary e dalla figlia Lorraine, per l'ultima volta a vedere il suo negozio di ferramenta. Davanti al negozio vede uno dei commessi che parla con un uomo e si commuove. Perché? 


"Prima, davanti al negozio, quando mi sono messo a piangere. Ecco perché sono crollato. Era la mia vita quella che stavo vedendo. Quel piccolo contatto tra me e un'altra persona, una mattina d'estate, dietro il bancone.
Scambiare due parole. Tutto qui. Non era niente."

Ecco cos'è la vita. Un'abitudine. Che spesso diamo per scontata. Ecco cos'è la morte.
Tirare le somme del passato perché non venga tralasciato niente e l'anima leggera possa traghettarsi oltre la vita.

 Voto: 5 su 5