lunedì 29 gennaio 2018

"LA PIU' AMATA" di Teresa Ciabatti














p.p.       218
ed:        Mondadori
prezzo: 15,30




"Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro anni e non trovo pace, 
Voglio scoprire perché sono questo tipo di adulto, 
deve esserci un'origine, ricordo, collego.
Deve essere successo qualcosa. Qualcuno mi ha fatto del male. 
Ricordo, collego, invento.
Cosa ha generato questa donna incompiuta?"


TRAMA:


"Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro anni, e sono la figlia, la gioia, l'orgoglio, l'amore del Professore." Il Professore - un inchino in segno di gratitudine e rispetto - è Lorenzo Ciabatti, primario dell'ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, rinunciando a incarichi più prestigiosi, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un santo. Tutti lo amano. tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata. E' lei la bambina speciale che fa il bagno nella smisurata piscina della villa al Pozzarello, che costruisce un castello d'oro per le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cassetti del padre. Teresa: l'unica a cui il Professore consente di indossare l'anello con lo zaffiro da cui non si separa mai. L'anello dell'Università Americana, dice lui. L'anello del potere, bisbigliano alcuni - medici, infermieri e gente del paese: il Professore è un uomo potente. Teresa che all'infanzia scivola nell'adolescenza, e si rende conto che la benevolenza che il mondo le riserva è un effetto collaterale del servilismo nei confronti del padre. La bambina bella e coccolata è diventata una ragazzina fiera e arrogante, indisponente e disarmante. Ingrassa, piange, è irascibile, manipolatrice, è totalmente impreparata alla vita. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritrova immensa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive. Tutto, nei racconti famigliari, è riadattato, trasformato. E questa stessa contrarietà della verità a mostrare un solo volto Teresa la ritrova quando si mette a scrivere, ossessivamente prova a capire, ad aggrapparsi a un bandolo e risalire alle risposte. Esagerazione, mitomania, oppure semplici constatazioni?  Con una scrittura densa, nervosa, lacerante, che affonda nella materia incandescente del vissuto e la restituisce con autenticità illuminandole gli aspetti più ambigui, Teresa Ciabatti ricostruisce la storia di una famiglia e, con essa, le vicende di un'intera epoca. Un'autofiction sincera, feroce, perturbante, che nasce dall'urgenza di fare i conti con un'infanzia felice bruscamente interrotta.




COMMENTO PERSONALE:


Il racconto di Teresa si svolge su più piani temporali dall'infanzia all'adolescenza i ricordi che si susseguono velocemente e ci conducono alla necessità della protagonista di essere "la più amata".
Lei bambina che venera il suo papà, che vive nel riflesso del suo potere, petulante, viziata, cresce nel lusso come "figlia del professore", le apre sicuramente molte porte, il ruolo di prima ballerina che non merita, la piscina più bella in una villa super lussuosa, una bambola parlante che nessuna bambina possiede. Eccola la principessa di papà.
Con il passare del tempo il padre diventa sfuggente sempre troppo occupato, e lei adolescente grassoccia e scontrosa, non si sente più amata. 
Negli anni l'impero Ciabatti si dissolve ed il mistero intorno al Professore si infittisce.
Oramai adulta Teresa si chiede chi era veramente suo padre, e con questa autobiografia terapeutica si domanda come (a detta sua) sia diventata così una cattiva persona.
Il libro è scritto molto bene si legge velocemente e riesce a catturare l'attenzione fino all'ultima pagina.



Voto: 4 su 5

giovedì 25 gennaio 2018

SEGNALAZIONE "CANTAMI UNA CANZONE" di Antonio Compostella



Pagine: 136
Pubblicazione : 2017
Self Publishing



Trama:

Uno scambio culturale fa incontrare due ragazzi di diciassette anni. Divisi da seicento chilometri e da destini beffardi, la musica li terrà uniti per sempre.

Sì lo so' la trama non è molto... ma l'autore ci porta in questo paesino francese dove dieci anni fà vive questa esperienza...
Andiamo a conoscerlo!!!

Seconda segnalazione fatta grazie a 
Chiara e Matteo 
di
libriamociblog.it








lunedì 22 gennaio 2018

SEGNALAZIONE "IL FILO ROSSO DEL DESTINO" di Anna Zennaro

Da oggi, grazie a Chiara e Matteo, ideatori di Libriamoci, vi consiglierò alcune segnalazioni letterarie. 
Un modo per far conoscere autori e libri ad un pubblico sempre più ampio. 
Oggi parliamo dei primi due della trilogia di Anna Zennaro sul “Filo rosso del destino”,  nello specifico due libri di Haiku e aforismi che uniscono questa leggenda cinese all’arte Haiku giapponese.






IL FILO ROSSO DEL DESTINO - volume 1,
è un libro di Haiku che si ispira ad una antica leggenda popolare cinese molto diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e ad amarsi.
 In ogni pagina il componimento Zen è accompagnato da un ideogramma rosso. Terza ristampa, con nuovi Haiku. Con lo stesso titolo, l'autrice ha pubblicato anche il volume 2, riccamente illustrato con disegni a china nera.


http://www.libriamociblog.it/2018/01/19/recensione-il-filo-rosso-del-destino-vol-1-il-filo-rosso-di-anna-zennaro/




IL FILO NERO, 
segue il successo del primo volume della trilogia "Il filo rosso del destino". 
Questa nuova pubblicazione di Haiku è stata riccamente illustrata dalla stessa autrice con 30 tavole realizzate a china. 
Un nuovo omaggio alla più poetica leggenda giapponese mai conosciuta.






NOTIZIE SU Anna Zennaro,

 Trieste 1971, giornalista dal 1991, si è occupata a lungo di terza pagina per quotidiani e riviste.
Pratica lo Sho-do, l’antica arte della calligrafia giapponese, l’Haiku espressione poetica del pensiero Zen e L’Haiga nel quale l’Haiku si fonde con l’immagine.
Compone Haiku pittorici, fotografici e per bambini.
Nel 2012, con i suoi Haiku, ha curato e realizzato la prima mostra di Haiga pittorici in Italia.

Ha la passione della fotografia e della pittura, dipinge su tele di grande formato che alterna agli acquerelli e allo sketch di viaggio; fa parte del movimento Urban Sketchers ed è membro del WHA Japan.

lunedì 15 gennaio 2018

"UNA VITA COME TANTE" di Hanya Yanagihara














p.p.    1104
ed:     Sellerio
prezzo: 22,00



"Tutte le vite sono piccole e grandi, dal momento in cui nasciamo 
ci fanno credere che alcune vite abbiano più valore delle altre.
E non è vero. 
Quando ho iniziato a scrivere il romanzo volevo creare un personaggio che non guarisce mai del tutto, ma che passa tutta la vita (e tutto il libro) cercando disperatamente di farlo, anche dopo che sia lui che il lettore attivano alla conclusione che i danni subiti sono troppi, e che è impossibile riparli."
Hanya Yanagihara



TRAMA:

In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l'uno all'altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all'inizio sono sostenuti dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, dall'animo gentile, vuole fare l'attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell'arte. Malcolm è un architetto frustato in uno studio prestigioso. Jude avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità.
Nei suoi riguardi l'affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell'autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forza e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere traumaturgico dell'amicizia. 
Come accade di rado, da una inconsueta immaginazione narrativa si è distillato un oggetto singolare: un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo, capace di creare un mondo di profonda, coinvolgente umanità.



COMMENTO PERSONALE:



Di questo libro avevo sentito parlare molto sui blog che seguo e alla fine mi sono decisa a leggerlo, partiamo dal titolo "Una vita come tante" assolutamente non quella del protagonista di questa storia, sono stata, letteralmente rapita, alle volte mi imponevo un "basta" ad andare avanti, e mi dovevo fermare anche solo per farmi coraggio nel continuare, lo chiudevo, ma subito dopo non riuscivo a resistere ne ero letteralmente rapita. 
Una lunga storia di amicizia raccontata per oltre tre decenni, dove l'autrice con grande bravura alterna passato e presente centellinando le informazioni e tenendoci in sospeso fino alla fine.
Ammetto di non aver mai letto nulla prima che rendesse così efficace l'orrore fisico e psicologico sulle persone e sulle ferite emotive che ne restano.
Vi assicuro che questo romanzo richiede sforzi, impegno e lunghe, lunghissime riflessioni.
"Una vita come tante" vi ricorderà che leggere è un'azione che comporta aspetti mentali, fisici ed emotivi.
Credo questo sia uno dei più belli e sofferti libri letti nel 2017.


Voto: 5 su 5