lunedì 17 dicembre 2018

"LE BRACI" di Sandor Marai




p.p 181
ed:  Adelphi
prezzo: 10,00



TRAMA:

Dopo quarantun anni, due uomini,che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi del Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.



"A quanto pare si sopporta tutto quando la vita 
ha un senso e uno scopo."


COMMENTO PERSONALE:

Le braci di Sandor Marai racconta la storia di due uomini, talmente opposti, talmente diversi tra loro. C'è il generale, uomo ricco e fedele alle regole che gli sono state imposte a casa e nell'esercito e poi c'è Konrad figlio di un barone decaduto e povero, amante dell'arte e della musica.
La loro amicizia sembra forte ma all'inizio del libro li ritroviamo uno nell'attesa dell'altro, dopo quarant'anni di lontananza e di silenzi. 
Sarà Henrik (il generale) a ricostruire gli avvenimenti, con un lungo monologo spiegherà cos'ha provocato il loro distacco e perché dopo tanti anni si ritrovano, cercherà di fare chiarezza anche sulla figura di una donna oramai scomparsa a cui entrambi erano legati.
Lo scenario sarà un castello nei Carpazi, da dove il generale, oramai a riposo non si è mai allontanato.
Una riflessione sul titolo azzeccatissimo, un fuoco brucia poche ore, poi si spegne.
Le fiamme si trasformano in braci e lentamente si raffreddano e diventano cenere, che il vento disperde.
Le braci conservano il calore delle fiamme, la loro forza, senza più essere fuoco.


Voto: 4,5 su 5

mercoledì 14 novembre 2018

"L'AMORE CHE MI RESTA" di Michela Marzano



p.p.     248
ed:      Einaudi
prezzo: 8,99


TRAMA:

La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. 
Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e nell'altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo "si è aggiustato", quando credeva di essere una mamma perfetta e che l'amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti noi. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché "senza amore si è morti, prima ancora di morire".



"Ho bisogno di silenzio, e i ricordi gridano. 
Ho bisogno dei ricordi, 
e il silenzio si stende su ogni cosa."



COMMENTO PERSONALE:

In nessuna lingua esiste un termine per definire i genitori che hanno perso un figlio, non in francese, non in inglese, non in tedesco, non in russo. Non c'è nemmeno in cinese... C'è chi sostiene che il linguaggio sia nato proprio per esprimere il dolore. Finché non si trovano le parole per dirlo, finché non lo si nomina, il dolore devasta. Ci vuole una parola, anche una sola, per riuscire a dare una forma a ciò che si prova...Se mancano le parole per nominare qualcosa, vuol dire che quel qualcosa non è a fuoco, forse non esiste nemmeno. Oppure non dovrebbe esistere. Come la morte di un figlio.
Giada si è suicidata. A raccontare tutta la vicenda a ritroso nel tempo è sua madre, Daria, che non riesce a riprendersi da quel lutto.
In punta di piedi, Michela Marzano entra nel nostro cuore, nel commovente dialogo che la mamma intesse con la figlia che non c'è più, un libro intenso e scritto con amore per la vita.


"Di fronte alla morte di una persona cara 
non si tratta solo di fare i conti 
con la realtà, riconoscendo ciò che si è perso,
 ma anche di accettare la fine della promessa 
di tutto ciò che si sarebbe
 potuto o voluto vivere con chi non c'è più."


Voto: 5 su 5





















mercoledì 3 ottobre 2018

"LA TRECCIA" di Laetitia Colombani



p.p.:     284
ed:        Nord
prezzo: 16,90


TRAMA:

A un primo sguardo, niente unisce Smita, Giulia e Sarah. 
Smita vive in un villaggio indiano, incatenata alla sua condizione d'intoccabile. 
Giulia abita a Palermo e lavora con il padre, proprietario di uno storico laboratorio in cui si realizzano parrucche con i capelli veri. 
Sarah è un avvocato di Montréal che ha sacrificato affetti e sogni sull'altare della carriera.
Eppure queste tre donne condividono lo stesso coraggio. Per Smita, coraggio significa lasciare tutto e fuggire con la figlia, alla ricerca di un futuro migliore. Per Giulia, coraggio significa rendersi conto che l'azienda di famiglia è sull'orlo del fallimento e tentare l'impossibile per salvarla. Per Sarah, coraggio significa guardare negli occhi il medico e non crollare quando sente la parola "cancro". Tutte e tre dovranno spezzare le catene delle tradizioni e dei pregiudizi; percorrere nuove strade là dove sembra non ce ne sia nessuna; capire per cosa valga davvero la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non s'incontreranno mai, però i loro destini, come ciocche di capelli, s'intrecciano e ognuna trarrà forza dall'altra. Un legame tanto sottile quanto tenace, un filo di orgoglio, fiducia e speranza che cambierà per sempre la loro esistenza.



" Tre donne, tre storie lontane 
ma legate da un filo invisibile "


COMMENTO PERSONALE:


Ho letto questo libro tutto d'un fiato, lo stile di scrittura è scorrevolissima e la curiosità mi ha fatto correre per scoprire come vanno a finire le storie di queste tre donne.
La scrittura senza fronzoli, ma estremamente intensa ci accompagna in questo viaggio, donne diverse fra loro ma accumunate dagli stessi valori: forza, dignità e coraggio.
Un romanzo che emoziona soprattutto quando viene svelato il legame che unisce le protagoniste...
Una lettura consigliata se volete immergervi in tre storie toccanti, con un bel messaggio di speranza. (presto diventerà un film).



Voto: 5 su 5

lunedì 30 luglio 2018

"GLI ANNIENTATORI" di Gianluca Morozzi





















p.p.      196
ed:        TEA
prezzo:  13,00


TRAMA:

"Quand'è iniziato il percorso che mi ha portato a quest'inumana dannazione?"
A chiederselo è Giulio Maspero, giovane autore bolognese con due radicatissime passioni: la scrittura e le ragazze. Due strade certe per la rovina. Infatti, tra qualche romanzo più o meno di successo e qualche flirt non proprio innocente, nel mezzo di una calda estate si ritrova senza fidanzata - soprattutto senza la sua casa in cui vive comodamente - e privo della pace necessaria per completare il romanzo che possa liberarlo, una volta per tutte, dalle insidie di un conto pericolosamente in rosso. Ma poi, in una delle sue serate solitarie in giro per Bologna, si imbatte in un fumettista cialtrone e grottesco in partenza per l'Uruguay, che gli offre di trasferirsi a casa sua per prendersi cura delle piante durante la sua assenza. Una casa piccola, in periferia, senza l'aria condizionata e con vicini invadenti... ma pur sempre una casa gratis. Così Giulio, risollevato da quest'improvvisa fortuna, si trasferisce. Ma perché i vicini, tutti parenti tra loro, coso così gentili e accoglienti?  E perché in quella mansarda non ci sono piante? Meglio non chiederselo, forse, visto quant'è affascinante e disinibita la nuova dirimpettaia...
Sempre in equilibrio tra reale e surreale, con la consueta abilità Gianluca Morozzi accompagna i suoi lettori lungo una storia avvincente in cui, a poco a poco, dalle piccole crepe che si aprono in una situazione comune, filtra l'oscurità inquientante che si nasconde dietro la "normalità".



"Le case sono delle spugne. Assorbono.
E chi ci vive dentro, 
quel che hanno assorbito lo respira."



COMMENTO PERSONALE:


Ogni volta Morozzi mi stupisce e questa volta più delle altre, incredibile dove la sua mente possa arrivare...
Non so' nemmeno inquadrare questo romanzo: un thriller? un noir? un horror?... probabilmente tutte e tre le cose insieme.
Giulio Maspero è un trentenne spiantato, opportunista ed incapace di impegnarsi sul serio viene cacciato di casa dalla fidanzata, allo sbando in cerca di un posto dove stare per completare il suo romanzo, in un bar conosce Mauro Britos fumettista in partenza per l'Uruguay, sistemarsi nella sua mansarda con l'onere di dar da bere alle piante, potrebbe essere per Giulio la soluzione ai suoi problemi. Ma quando si trasferisce due cose saltano subito all'occhio in casa, non ci sono piante e i vicini, tutti imparentati tra loro sono decisamente invadenti.
Perplesso Giulio continua a scrivere, o almeno ci prova, e passa le sue serate a comporre un misterioso puzzle...
Il romanzo che scorre veloce (letto in un giorno) intanto nella nostra mente Morozzi insinua il tarlo, non ha fretta di annientarci lo farà solo nelle ultime pagine, perché lui sì che è paziente, sa calcolare perfettamente il momento per infliggerci il colpo fatale....
Credetemi sarà un trauma...


Voto: 5 su 5

lunedì 16 luglio 2018

"HA SMESSO DI PIOVERE" di Andrés Barba





p.p.     186
ed:       Einaudi
prezzo: 18,00


TRAMA:

Un "romanzo fatto di racconti", quattro variazioni sullo stesso tema: una persona, all'improvviso, riesce finalmente a comprendere la vita di un altro. Paternità, infedeltà, l'incapacità, di dare voce ai sentimenti, le traiettorie del desiderio, la forza detonante dell'amore: sono i temi di questi quattro racconti perfetti del più importante scrittore spagnolo dell'ultima generazione, Andrés Barba. Quattro storie di genitori e figli, quattro storie crudeli e fragili in cui la vita "misteriosa, ingovernabile, stupefacente".


COMMENTO PERSONALE:

Terzo appuntamento con il BookLoverClub ..
Quattro racconti sul rapporto genitori e figli, attraverso personaggi variegati e tematiche dure.
Il primo intitolato "Paternità" ci fa conoscere un musicista con una vita squilibrata che riscopre nel figlio le ombre della sua infanzia, in "Astuzia" una donna che si trova a fare i conti con la morte della madre il cui rapporto era conflittuale, "Fedeltà" l'estate di una giovane ragazza alla scoperta dell'amore scopre invece il tradimento del padre, ed infine "Astuzia" una figlia al confronto con una madre egocentrica accetterà la sua natura.
Andres Barba con la sua scrittura ci porta a comprendere la vita dei personaggi nel dettaglio ad entrare nelle loro quotidianità,  con sullo sfondo una Madrid, meravigliosa, vissuta nelle quattro stagioni dell'anno.



Voto: 3 su 5

giovedì 21 giugno 2018

"UNA STORIA NERA" di Antonella Lattanzi






p.p.      252
ed:       Mondadori
prezzo: 18,00



TRAMA:

Roma, 7 agosto 2012. Il giorno dopo la festa di compleanno della figlia minore, Vito Semeraro scompare nel nulla. Vito si è separato da qualche tempo dalla moglie Carla. Ma la piccola Mara il giorno del suo terzo compleanno si sveglia chiedendo del papà. Carla, per farla felice, lo invita a cena. In realtà, anche lei in fondo ha voglia di rivedere Vito. Sono stati insieme per tutta la vita, da quando lei era una bambina, sono stati l'uno per l'altra il grande amore, l'unico, lo saranno per sempre. Vito però era anche un marito geloso, violento, capace di picchiarla per un sorriso al tabaccaio, per un vestito troppo corto. "Può mai davvero finire un amore così? anche così tremendo, anche così triste." A due anni dal divorzio, la famiglia per una sera è di nuovo unita: Vito, Carla, Mara e i due figli più grandi, Nicola e Rosa. I regali, la torta, lo spumante: la festa va sorprendentemente liscia. Ma, nelle ore successive, di Vito si perdono le tracce. Carla e i ragazzi lo cercano disperatamente; e non sono gli unici, perchè Vito da anni ha un'altra donna e un'altra quasi figlia, una famiglia clandestina che da sempre relega in secondo piano. ma ha anche dei colleghi che lo stimano e, soprattutto, una sorella e un padre potenti, giù a Massafra, in Puglia, i cui amici si mobilitano per scoprire la verità a modo loro. Sarà però la polizia a trovarla, una verità. E alla giustizia verrà affidato il compito di accertarla. ma in questi casi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità?



"Ma la grande, la tremenda verità è questa:
soffrire non serve a niente."

Cesare Pavese
Il mestiere di vivere


COMMENTO PERSONALE:

Il secondo appuntamento con il BookLoverClub è stato con questo romanzo tutto italiano. Una storia di violenza, proprio nera, letta giusto nei giorni della festa della donna, direi attualissima purtroppo, Antonella Lattanzi è riuscita a trascinarmi all'interno di scenari familiari con una narrazione cinematografica.    
(infatti si parla forse di fiction a puntate).
Dalla discussione di gruppo è emerso che l'autrice ha volutamente creato personaggi con la doppia faccia: sia vittime che carnefici.
Un amore malato quello di un uomo, padrone persino dei pensieri di sua moglie, quella stessa donna che dopo anni di umiliazioni e botte, ha deciso di lasciarlo.
Si riuniscono con i tre figli per il compleanno della più piccola e dopo la festa, del padre si perdono le tracce; fino al ritrovamento del cadavere si ripercorrono i passi di tutti i protagonisti, questo amore che tutti provano per Vito quel padre che mai ha toccato i figli ma che ha sfogato tutta la sua rabbia sulla moglie, che ora lo piange...
Fino a dove può arrivare l'amore? 



Voto: 3,5 su 5

giovedì 31 maggio 2018

"LE VITE PARALLELE" di Antonio Fusco


p.p.       240
ed:        Giunti
prezzo:  15,00





"I casi risolti si dimenticano subito, gli insuccessi restano dentro.
Con le domande senza risposta, i dubbi, gli errori.
Con la consapevolezza che l'assassino è ancora là fuori, e se non ucciderà di nuovo non sarà per merito tuo, ma solo perché è lui a non volerlo.
 Cammina nel tuo stesso mondo,
respira la tua stessa aria. Forse è seduto accanto a te sul treno o al tavolino
 di fianco al bar, a bere un caffè. 
I 'se' diventano lame affilate che feriscono l'autostima costruita in anni di mestiere.
Non bastano i tanti successi conseguiti,  tutto si sfalda: resta solo un inconfessabile senso di colpa. Per sempre."



TRAMA:

Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l'intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che entrando nella cameretta dove l'ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l'ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d'argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l'unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. E' il momento di prendere in pugno l'indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù... Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l'ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?



"La tristezza si accasa nel buio della notte. 
Resta sospesa nell'aria e non va più via. Solo con la luce del sole si dissolve.
L'alba una liberazione, quando l'animo è cupo."


COMMENTO PERSONALE:

In questo breve romanzo, traspare la professionalità dell'autore, infatti Fusco è un funzionario di Polizia e criminologo forense, non trascende mai nel macabro, con colpi di scena che permettono di tenere alta l'attenzione del lettore per tutta la durata della lettura.
E' il mio primo approccio a questo scrittore, so' che ci sono tre precedenti romanzi a questo con protagonista il Commissario Casabona, ammetto che mi è piaciuto molto.
Della trama non vi dico niente per paura di spoilerare qualcosa, Fusco a questa capacità non solo di saper raccontare ma anche di coinvolgerci facendoci scendere in campo accanto a lui.
Vi dico che è una storia complicata e carica di mistero. Una storia in cui si parla di famiglia, di dolore, di sofferenza e di tante, troppe menzogne.




Voto: 3,5 su 5

lunedì 21 maggio 2018

"LE NOSTRE ANIME DI NOTTE" di Kent Haruf




p.p. 176
ed:  NN Editore
prezzo: 17,00


TRAMA:

E' nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters, i due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. la proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.



Nella notte, come sul finire dell'esistenza, stesi uno accanto all'altra,
Louise e Addie, si tengono per mano.
Addie spense la luce.
"Dov'è la tua mano? 
Proprio qui accanto a te, dove sta sempre."


COMMENTO PERSONALE:

"Mi chiedevo se ti andrebbe qualche volta di venire a dormire da me.", inizia così questo romanzo, siamo a Holt cittadina del Colorado che i lettori di Haruf conoscono bene.
Addie Moore è sulla settantina, vedova da diversi anni, con un figlio in crisi con il lavoro e il matrimonio che vive a Denver; Louise Waters coetaneo come lei vedovo, riservato ex-professore del liceo locale,  vicino di casa, che Addie a dir la verità conosce poco.
Quando si arriva a una certa età, quando si è soli soprattutto, la notte è il momento più brutto della giornata, e così che Addie e Louise decidono di attraversarla insieme. Tenendosi per mano e raccontandosi come non si sono mai raccontati con nessuno.
Sfidando le convenzioni, i pettegolezzi e gli sguardi curiosi, ma loro insieme si sentono più forti. 
Inizia e sembra un incontro di solitudini, ma piano piano diverta una storia d'amore delicata e struggente.
Bellissimo!!!


Voto: 5 su 5

mercoledì 2 maggio 2018

"L'UOMO DI GESSO" di C.J. Tudor



p.p.       352
ed:        Rizzoli
prezzo:  20,00



"Non dare mai nulla per scontato. 
Dubita di tutto. 
E guarda sempre cosa c'è dietro quello che ti sembra ovvio."


TRAMA:


Sono trascorsi trent'anni. Ed Munster adesso è un uomo, è rimasto a vivere nella stessa cittadina e insegna nella scuola locale. Abita nella bella casa che gli ha lasciato la madre e affitta una stanza a una studentessa vivace da cui è attratto, suo malgrado. Ed sembra essersi lasciato il passato alle spalle, quell'estate del 1986 in cui era un ragazzino e trascorreva giorni interi con i suoi amici. Tra infinite corse in bicicletta, spedizioni nei boschi che circondano la pittoresca e decadente Anderbury e i pomeriggi a scuola, il loro era un tempo sereno: erano una banda, amici per la pelle. E avevano un codice segreto: piccole figure tracciate col gesso colorato, per poter comunicare con messaggi comprensibili solo a loro. Poi, un giorno, quei segni li avevano condotti fino al bosco. Fino al corpo smembrato di una ragazza. Chi sia stato l'artefice di un simile delitto, in questi trent'anni, non si è mai saputo. Sono state percorse innumerevoli piste, tutte finite in vicoli ciechi, tutte rimaste fredde. La verità di cosa sia successo quel giorno nel bosco non è mai emersa. Ma adesso Ed ha ricevuto una lettera: un unico foglio, un uomo stilizzato, disegnato col gesso. Anche gli altri hanno ricevuto lo stesso messaggio. L'uomo di gesso è tornato.






"Ricordare... forse era quello a ucciderti."


COMMENTO PERSONALE:


"L'uomo di gesso" è il romanzo di esordio della scrittrice inglese C.J. Tudor, ed è un esordio molto promettente.
La storia si svolge in due piani temporali - il 1986 e il 2016 - raccontati in parallelo. Nel 1986 il dodicenne Ed e i suoi amici trovano nel bosco il cadavere smembrato di una donna, e mai si scoprirà il colpevole, quel giorno a guidarli verso il bosco i disegni sull'asfalto con i gessetti, gioco inventato per comunicare tra di loro, un codice segreto, ad ognuno di loro corrisponde un colore, così sapevano chi lasciava il messaggio.
Il problema è che, all'improvviso, sono iniziati a comparire disegni con i gessetti non disegnati da loro, e dopo la loro comparsa, qualcuno moriva.
Eddy diventato grande è l'unico del gruppo a non lasciare mai la cittadina di Anderbury, sarà dunque lui il perno della narrazione. Dopo trent'anni qualcuno riapre il cassetto della memoria, con una coinquilina bizzarra e nuove sparizioni e ricomparse, si ritroverà a fare i conti con il passato e con i troppi interrogativi rimasti sospesi.
Un thriller avvincente, una storia magnetica, si legge benissimo e velocemente fino all'ultima pagina.


Voto: 4 su 5


lunedì 16 aprile 2018

"L'ASSASSIONIO DI FLORENCE NIGHTINGALE SHORE" di Jessica Fellowes


p.p       432
ed:       Nero Pozza
prezzo: 18,00


TRAMA:

E' il 1919 e Louisa Cannon sogna di sfuggire da una vita di povertà e, soprattutto, all'opprimente e pericoloso zio, che vorrebbe sanare i propri debiti "offrendo" la nipote a uomini di dubbia reputazione. La salvezza di Louisa è un posto di lavoro presso la famiglia Mitford ad Asthall Manor, nella campagna dell'Oxfordshire. Dopo diverse peripezie Louisa riesce a farsi assumere. Diventerà istitutrice, chaperon e confidente delle sei sorelle Mitford, specialmente della sedicenne Nancy - una giovane donna intelligente e curiosa con un talento particolare per le storie. Ma quando l'infermiera - Florence Nightingale Shore, figlioccia della sua celebre omonima - viene assassinata in pieno giorno su un treno in corsa, Louisa e Nancy si troveranno per caso coinvolte nelle indagini del giovane e timidissimo Guy Sullivan, agente della polizia ferroviaria di Londra, Brighton & South Coast e nei progetti criminali di un assassino che farà di tutto per mantenere segreta la propria identità... Basato sul vero omicidio, rimasto irrisolto, di Florence Nightingale Shore, questo è il primo di una serie di gialli intitolata I delitti Mitford, ambientata negli anni Venti e Trenta con protagoniste le sei "leggendarie" sorelle Mitford.





COMMENTO PERSONALE:

Il primo romanzo della serie di sei gialli nei quali saranno protagoniste le sorelle Mitford, Nancy, Pamela, Diana, Unity, Jessica e Deborah, giovani controverse e alla moda se si pensa al periodo storico, sociale e politico del 1900.
In questi gialli saranno presentati casi di omicidi realmente accaduti ma che nella realtà non hanno trovato una risoluzione. Un'idea geniale, l'obiettivo è di far conoscere e omaggiare queste figure che non hanno ottenuto giustizia.
In questo primo libro conosciamo Nancy, una giovane che, nel corso del romanzo, subirà una profonda trasformazione caratteriale, smettendo di essere bambina e iniziando il suo percorso di donna.
Un romanzo davvero molto bello e avvincente: le ambientazioni sono curatissime e più di ogni altra cosa ogni personaggio è così ben caratterizzato da risultare subito familiare.
Un giallo "vecchio stampo" da ricordare i grandi maestri del passato, se amate questo genere "L'assassionio di Florence Nightingale Shore" fa senza dubbio al caso vostro.

Notizia: è tra i sei finalisti della 66°edizione del Premio Bancarella 2018!


Voto: 4 su 5

giovedì 5 aprile 2018

"L'ANNO DEL PENSIERO MAGICO" di Joan Didion














p.p.       200
ed:        Il Saggiatore
prezzo:  18,00



"Il dolore risulta essere un posto che nessuno conosce finché non ci arriva."

TRAMA:

E' la sera del 30 dicembre 2003 quando John Gregory Dunne, sposato da quarant'anni con Joan Didion, muore all'improvviso. Da quella data inizia per la scrittrice l'anno del pensiero magico, in cui lutto e sogno sovrascrivono la vita, e l'impossibile addio all'uomo amato si trasforma lentamente, ricordo dopo ricordo, in un profondo colloquio con la morte, durante il quale tutto viene riconsiderato: le sofferenze della malattia, la cecità della fortuna, le parole non dette dell'amore, il calcolo delle probabilità, l'essenza sfuggente e ingannevole della memoria, la consapevolezza di dover fare prima o poi i conti con la fine. E' l'anno del dolore alchemico in cui ogni cosa si trasforma, per incanto o sortilegio, e chi resta stringe gli oggetti magici di chi se ne è andato, ma l'abbraccio li tramuta in polvere. 
Nella camera, con le finestre chiuse, tra l'odore di tabacco e le spirali di fumo che intorpidiscono l'aria. Restare lì, tendere una mano verso l'altra sponda del letto, sentirla tornare indietro vuota.
Indugiare lì, ancora un momento, un'ora, un giorno intero, e scoprirsi a fissare il bianco opaco della parete, nel punto esatto in cui, un istante prima, un proiettore invisibile rifletteva i fotogrammi saturi di tutta una vita. E le immagini trascolorano in fretta: la corsa verso l'ospedale, il corpo pallido nel letto, i palpiti dell'orologio, gli sguardi commiserevoli degli infermieri. Settimane e mesi che insidiano ogni certezza di Joan Didion, colmi di riflessioni e vibrazioni, di sentimenti fermati senza pudore sullo schermo di un pc, nella pagina bianca di un file Word: sublimi e precari, poetici e rinnegati, sempre sul punto di essere cancellati dall'esistenza dei file remoti con un click. 




"La vita cambia in un   istante.
 Un normale istante.

Avevo bisogno di star sola perché lui potesse tornare indietro.





Questo fu l'inizio 
del mio anno del pensiero magico."



COMMENTO PERSONALE:

Dalla morte improvvisa del marito Joan Didion, scrive questo memoriale intimo dove, alla fine, impareremo a liberare dalla presa dei ricordi coloro che ci hanno lasciato, e vivere la possibilità del presente senza rimpianti del passato.
Lei scrittrice americana di alto spessore, viene travolta da terribili eventi la malattia della figlia e la morte improvvisa del marito, siamo di fronte ad un racconto disperato, a tratti rabbioso, dove le convinzioni diventano dubbi, sarete travolti da meravigliose citazioni, mi sono ritrovata ad avere quasi un'unica sottolineatura sul testo, più volte sono tornata indietro e ho dovuto rilegge e con calma metabolizzare le sue parole.
Non si può comunque recensire il dolore di una persona, per questo se vorrete vi lascerò leggerlo con calma, molta calma... 




"Le placche terrestri si muovono, facendo nascere e morire isole, producendo scosse telluriche e grandi ondate di furiosi cambiamenti. 
Anche nella vita di noi, esseri infinitesimali, il cambiamento è la norma e dovrebbe essere sempre presente."


Voto: 4,5 su 5

martedì 27 marzo 2018

"FOLLIA" di Patrick McGrath














p.p.     296
ed:      Gli Adelphi
prezzo: 12,00




Stella attraversava i boschi in cima alla collina, ritrovandosi d'improvviso
in radure scoscese circondate da alberi secolari.
A volte le sembrava che la terra custodisse segreti 
antichissimi: e in qualche modo, stranamente, si sentiva a casa.


TRAMA:


Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E' una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malia talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste.



"Con la vergogna bisogna lottare ogni giorno.
Ma la cosa più difficile è assumersi le proprie responsabilità"



COMMENTO PERSONALE:


Un viaggio sofferto all'interno di un'anima tormentata, quella di Stella la protagonista che vede la sua vita spegnersi in un matrimonio con un uomo freddo, dove nemmeno il suo ruolo di mamma le basta per sentirsi viva.
Quando ad un ballo, in manicomio, Edgar Stark, l'artista accusato di aver ucciso e decapitato la propria moglie, le fa capire senza mezzi termini che la desidera si accenderà un fuoco tra i due che non lascerà scampo.
Questo amore deleterio, deviato e profondamente oscuro ci spalanca una finestra sui baratri dello spirito umano, quelli più tetri, dai quali non si torna indietro. E Stella arriva fino in fondo senza che nessuno la fermi.
La voce narrante è quella di Peter, collega di Max, (il marito psichiatra) e amico di Stella, che poi ne avrà cura, ci parla di lei come paziente, analizzando ogni situazione con freddezza, senza giudicare. 
Quello che più mi ha colpito è la narrazione, come se ogni parola usata da McGrath fosse una calamita per attrarre il lettore e non lasciarlo più andare. 
L'unica pecca sono, a mio parere, i personaggi direi quasi insopportabili, insomma non mi sono piaciuti molto.



Voto: 3,5 su 5



martedì 13 marzo 2018

"HEATHER, PIU' DI TUTTO" di Matthew Weiner














p.p       113
ed:       Einaudi
prezzo: 17,00


TRAMA:

Heather è bella, giovane e luminosa. Heather è la stella che attira ogni sguardo. La perfezione che scioglie il dolore. Heather è il sole attorno cui ruotano le vite dei suoi genitori, i Breakstone. Bobby invece vive in fondo a un universo privo di luce: un'esistenza randagia e violenta lontanissima da quella agiata di Heather e dei suoi. L'incontro di mondi così lontani costringerà ognuno di loro a porsi le domande fondamentali: cosa sei pronto a perdere per ottenere ciò che desideri? Cosa sei disposto a fare per proteggere ciò che ami? 
La vita della famiglia Breakstone ruota tutta attorno a Heather, la loro unica figlia: bella, dolce, piena di compassione per gli altri, sensibile e seducente. Agli occhi dei genitori, Heather possiede la compiuta perfezione di un orizzonte che tutto abbraccia, oggetto di un amore così assoluto che sembra in grado di redimere le loro esistenze di successo eppur mediocri: un matrimonio per caso e rassegnazione, un lavoro prestigioso ma non come quello degli amici, un appartamento grande ma non come quello dei vicini. Ma Heather no, Heather è unica, è solo loro. La vita di una famiglia come tante, che come tante è sospinta in avanti dall'abitudine e dalle norme sociali, attraverso le rarefatte e ansiose alte sfere. In basso invece, così in basso che sembra distante interi universi, c'è Bobby, un grumo di fallimenti e errori: quelli della madre drogata che l'ha messo al mondo nell'indifferenza; quelli della società che non sa offrirgli nessuna prospettiva che non passi per la violenza; quelli di Bobby stesso, che l'hanno condotto in carcere. Bobby e i Breakstone son due atomi lontanissimi e diversi, apparentemente destinati a non incontrarsi mai: eppure il loro incontro sarà tanto imprevedibile quanto spiazzante, destinato a ribaltare qualsiasi aspettativa del lettore.



COMMENTO PERSONALE:

Matthew Weiner classe 1965, ha vinto tre Golden Globe e nove Emmy (l'Oscar per la televione) con Mad Men, serie tv di cui è autore, sceneggiatore e regista. Weiner è stato candidato quindici volte come "Miglior autore di serie drammatica", comprese due nomination per "I Soprano" di cui è sceneggiatore e produttore esecutivo.  
Questo piccolo riassunto per farvi capire il personaggio...
Esordio letterario con un romanzo breve, ma come si suol dire intenso, racconto dai toni noir e dal buon ritmo, essendo molto breve e dalla trama già si dice molto non vi racconto nient'altro l'unica cosa...un finale davvero... spiazzante...



Voto: 4 su 5

giovedì 1 marzo 2018

"BENEDIZIONE" di Kent Haruf
















p.p.      280
ed:       NN Editore
prezzo: 17,00




"Benvenuti a Holt, Main Street con il semaforo lampeggiante all’angolo con Second Street, la zona commerciale lunga tre isolati, i vecchi edifici in mattoni con le alte facciate posticce, l’ufficio postale con la bandiera sbiadita, le case affacciate su Main Street, le vie laterali del lato ovest che si chiamano con nomi di alberi, quelle sul lato est con nomi di città degli Stati Uniti, la Highway 34 che incrocia e si allontana in entrambe le direzioni verso la campagna piatta, i campi di grano e di mais e i pascoli spontanei."

TRAMA: 


Nella cittadina di Holt, in Colorado, Dad Lewis affronta la su ultima estate: la moglie Mary e la figlia Lorraine gli sono amorevolmente accanto, mentre gli amici si alternano nel dare omaggio a una figura rispettata della comunità.
Ma nel passato di Dad si nascondono fantasmi: il figlio Frank, che è fuggito di casa per mai tornare, e il commesso del negozio di ferramenta, che aveva tradito la sua fiducia. Nella casa accanto, una ragazzina orfana viene a vivere dalla nonna, e in paese arriva il reverendo Lyle, che predica con passione la verità e la non violenza e porta con sè un segreto. Nella piccola e solida comunità abituata a espellere da sé tutto ciò che non è conforme, Dad non sarà l'unico a dover fare i conti con la vera natura del rimpianto, della vergogna, della dignità e dell'amore.
Kent Haruf affronta i temi delle relazioni umane e delle scelte morali estreme con delicatezza, senza mai alzare al voce, intrattenendo una conversazione intima con il lettore che ha il tocco della poesia.



COMMENTO PERSONALE:


Kent Haruf riesce a tenerti inchiodato alla lettura, con la sua semplicità.
"Benedizione" si svolge tra passato e presente, nell'ultimo mese di vita di Dad Lewis la sua famiglia si riunisce, manca solo il figlio minore, andato via di casa da ragazzo e mai più tornato, la figlia Lorraine stringe amicizia con le Johnson, amiche della madre Mary, tre generazioni diverse che insieme decidono di regalare alla piccola e solitaria Alice un'estate indimenticabile. Il problematico reverendo Lyle, che dopo un imbarazzante sermone viene messo in discussione dai fedeli. 
Leggiamo scene, che solo Haruf riesce a raccontarti con delicatezza: Dad un giorno si fa' portare dalla moglie Mary e dalla figlia Lorraine, per l'ultima volta a vedere il suo negozio di ferramenta. Davanti al negozio vede uno dei commessi che parla con un uomo e si commuove. Perché? 


"Prima, davanti al negozio, quando mi sono messo a piangere. Ecco perché sono crollato. Era la mia vita quella che stavo vedendo. Quel piccolo contatto tra me e un'altra persona, una mattina d'estate, dietro il bancone.
Scambiare due parole. Tutto qui. Non era niente."

Ecco cos'è la vita. Un'abitudine. Che spesso diamo per scontata. Ecco cos'è la morte.
Tirare le somme del passato perché non venga tralasciato niente e l'anima leggera possa traghettarsi oltre la vita.

 Voto: 5 su 5





mercoledì 14 febbraio 2018

SEGNALAZIONE "AUNTHUR: L'ASCESA DEL DOMITHRILL" di Dario Medeiros


Sempre grazie a Chiara e Matteo di 
vi segnalo questo fantasy 


Michele Marchionne, illustratore di questa bellissima copertina de L'Ascesa del Domithrill, (Dantes Art) è la matita che appoggerà questo progetto.
Le illustrazioni vengono rilasciate sul profilo instagram e sul sito sotto forma di animazione (www.medeirosgdario.com/aunthur-creature-e-popoli). Ogni illustrazione ha una descrizione dettagliata del soggetto illustrato, per permettere al lettore di approfondire la conoscenza del mondo nuovo.

Mentre le illustrazioni interne sono di Alessandro Lalli.




“Aunthur: l’ascesa del Domithrill”
Autore: Dario Medeiros

Trama:

Rhei, alla ricerca del padre mai conosciuto, si spingerà ai confini di un nuovo mondo: Aunthur. Un viaggio alla scoperta degli Dei e dei loro figli. Un viaggio alla scoperta dei suoi poteri e dei segreti tramandati dai suoi antenati. Ma dovrà affrontare una dura ed oscura verità, una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. Qualcosa che potrebbe salvare o distruggere le sorti di Aunthur. Durante il viaggio, Seelen, Aidan e Rhei saranno costretti a ricongiungere i frammenti di un potente ed oscuro artefatto senza conoscerne la natura. Perché gli Ombrhal'mir, figli del Dio Oscuro, lo bramano tanto? Riuscirà Rhei a colmare la millenaria assenza del leggendario Domithrill e riportare equilibrio su Aunthur e l'universo? Benvenuto su un nuovo mondo. Benvenuto su Aunthur, Viaggiatore.



giovedì 8 febbraio 2018

"CREPUSCOLO" di Kent Haruf














p.p.      320
ed:       NN editore
prezzo: 18,00



"Se ho imparato qualcosa nella vita,
è che bisogna credere in se stessi anche se nessun altro lo fa'.
Sentivo di avere una fiammella di talento,
una fiammella che dovevo alimentare regolarmente,
come una specie di monaco
per impedirle di spegnersi." 

TRAMA:

Siamo a Holt, Colorado.
La vita dei vecchi fratelli Harold e Raymond McPheron è cambiata da quando hanno accolto alla fattoria Victoria Roubideaux e la piccola Katie, ma ora la ragazza ha deciso di andare all'università e di trasferirsi a Fort Collins. A poca distanza dai McPheron vive DJ, un ragazzino orfano che si prende cura del nonno. DJ fa amicizia con Dena, la figlia della vicina, e la sua storia si lega a quella di Joy Rae e del fratello Richie, che vivono in una roulotte con la famiglia e sono seguiti dei servizi sociali, sotto le cure attente di Rose Tyler.
Come in Canto della Pianura , le vite dei protagonisti si intrecciano le une alle altre. E i lettori di Kent Haruf ritroveranno la sua voce lieve che qui ci parla dei tanti volti della crescita, quella frontiera che spesso appare invalicabile ma che a ogni età può essere superata solo vincendo la paura e ritrovando il desiderio di continuare il viaggio della vita.


Questo libro è per chi ama guardare la danza delle candele sul muro, 
per chi ascolta la "Pastorale" di Beethoven, 
per chi ricorda quando da bambini ci si arredava una stanza con tutto quello che si trovava in giro, e per chi è rimasto solo, al freddo, per tanto tempo, e oggi ha deciso di rimettersi in gioco e correre il rischio di diventare una persona diversa."


COMMENTO PERSONALE: 

Siamo ritornati a Holt, e qui ritroviamo vecchi e nuovi personaggi.
Victoria con la piccola Katie sono diventate "grandi" una all'università e l'altra all'asilo, con nuovi amici, ma sempre in contatto con i McPheron.
Il piccolo DJ orfano vive con il nonno, e porta sulle spalle una maturità raggiunta troppo in fretta. Dena ed Emma, vicine di casa di DJ rimaste a vivere con la mamma dopo il trasferimento in Alaska del padre.
I Wallace, famiglia che non se la passa affatto bene, vivono in una roulotte seguiti dai servizi sociali, che se pur amando i propri figli, si rivelano incapaci di gestirli. I loro problemi solo legati anche allo zio Hoyte, parassita e personaggio negativo, ubriacone ed estremamente violento.
L'assistente sociale che li segue Rose Tyler, prende a cuore questa famiglia, e sarà per loro un punto di riferimento.
"Crepuscolo" è senz'altro più cupo e con lati oscuri, più forte sul lato emotivo, più complesso, più doloroso, più sofferto e molto commovente.
Haruf è bravissimo nel farci percepire la perdita come qualcosa di reale, come qualcosa che si stacca e sai non tornerà più al suo posto.


"Non credo che smetterò mai di sentire la sua mancanza, concluse Raymond.
Ci sono cose che non si superano mai.
E questa secondo me è una di quelle cose."


Voto: 5 su 5